In questo periodo la figura di Arsene Lupin è tornata alla ribalta in questo ultimo anno grazie all’omonima fortunata serie Netflix, ma è stata da sempre, fin dalla sua creazione ad opera dello scrittore Maurice Leblanc, una figura incredibilmente popolare, come dimostra il personaggio del manga Lupin III a cui la mia generazione è particolarmente affezionata.

Solo che il personaggio di Leblanc non è del tutto inventato, anzi. Non ha mai fatto mistero di aver preso come modello per creare il suo protagonista una banda di ladri che operava nel sud della Francia nel primo decennio del ventesimo secolo chiamata “I lavoratori della notte“, e soprattutto il loro fondatore, l’anarchico Alexandre Marius Jacob.

Un personaggio incredibile, quello di Jacob.

Quando viene arrestato, durante il processo, il presidente della corte gli chiede il perché di tanti furti, e cosa mai ne faceva di tutto il denaro ricavato, visto che l’istruttoria aveva provato che viveva poveramente, mangiando in un ristorante sul boulevard Voltaire per un franco e venticinque centesimi, Jacob aveva risposto:

“Glielo spiego subito, ma temo non sia in grado di capire. Ogni giorno, tanti operai muoiono in miseria. Innumerevoli poveracci vegetano e crepano senza che nessuno se ne occupi. Gran parte della popolazione vive senza un tetto per ripararsi dal freddo, patendo la fame, le malattie, la disperazione… Io ho tentato di vendicarli, e di aiutarli, per quel poco che ho potuto. Ho solo fatto il mio dovere. Ovunque abbia visto ville e castelli sono entrato a riprendere una parte del maltolto. Ho derubato i veri ladri. Questa società è marcia, e anche voi ne siete la prova”.

Questa è la vera storia di Lupin, il vero Ladro Gentiluomo. Il vero Ladro Gentiluomo Anarchico.

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