Il 30 Settembre 1977 a Roma, un gruppo di venti studenti di sinistra ha organizzato un volantinaggio nel quartiere della Balduina, roccaforte dell’MSI, il Movimento Sociale Italiano. Il volantinaggio viene organizzato perché il giorno prima una ragazza di 19 anni, Elena Pacinelli, intorno alle 22.30, a Piazza Igea, era stata colpita da una raffica di spari esplosi da una Mini Mirror su una panchina dove era seduta con alcuni “compagni”.

I medici che visitarono Elena evidenziarono, oltre la gravità delle ferite, anche un male incurabile in stato avanzato. Dopo mesi di sofferenze la Pacinelli morì. Un suo amico era scampato invece al peggio. La borsa a tracolla gli aveva fatto da scudo protettivo.

Proprio per questa aggressione fascista gli studenti stanno volantinando in uno dei quartieri più fascisti di Roma. Partono da Via Pietro Pomponazzi nel quartiere Trionfale e risalgono Viale delle Medaglie d’Oro fino al numero 128c, dove c’è una sezione del Movimento Sociale Italiano. I fascisti escono e cominciano a lanciare sassi contro gli studenti, che sono costretti a retrocedere di duecento metri, fino alla pompa di benzina all’incrocio tra Viale delle Medaglie d’Oro e Via Marziale.

C’è tantissima polizia in Viale delle Medaglie d’Oro. C’è anche un blindato, che copre l’avanzata dei fascisti verso la pompa di benzina. Quando arrivano a tiro, sparano sugli studenti. Un colpo ferisce di striscio il gestore della pompa, Giuseppe Marcelli. Un altro colpisce alla nuca uno degli studenti, che morirà prima di raggiungere l’ospedale. Si chiamava Walter Rossi, aveva vent’anni.

Sul luogo della morte viene posta una lapide commemorativa, che recita:

“Walter Rossi
20 anni
Militante Comunista
assassinato dai fascisti
30 Settembre
Perché la vita non lo trovasse morto
e la morte lo trovasse vivo”

Walter Rossi aveva vent’anni. Dopo il liceo aveva deciso di intraprendere l’attività sportiva nel gruppo delle “Fiamme Oro”. Giocava a pallanuoto, ma la sua passione viscerale per la politica lo aveva indotto a non proseguire più la sua carriera di atleta per dedicarsi completamente al suo gruppo di appartenenza: “Lotta Continua”.

La lotta antifascista e l’antifascismo militante in quelli che vengono chiamati Anni di Piombo sono all’ordine del giorno. Aggressioni, uccisioni che diventano sempre più violente man mano che aumenta la potenza di fuoco dei vari gruppi di destra e di sinistra.

Violenza che arriva da una parte e dall’altra, con una differenza sostanziale che non viene mai abbastanza messa in evidenza: la legge dovrebbe impedire la ricostituzione del Partito Fascista, ma non lo fa mai. Sembra che basti non scrivere “fascista” nel nome del partito o dell’organizzazione e la legge chiude un occhio. Movimento Sociale Italiano, Nuclei Armati Rivoluzionari, fino ad arrivare agli odierni Forza Nuova e Casa Pound rimangono sempre impuniti, e molto spesso, come nel caso dell’omicidio di Walter Rossi, vengono addirittura scortati, protetti e nascosti dalla polizia dello stato.

Ci risentiamo la prossima settimana alle 8:00.

Se un ribelle spento passa il testimone
siamo pronti a prenderlo?

Fronte Unico, L’ultimo respiro fa da testamento

La musica di questa puntata

Offlaga Disco Pax

Gli Offlaga Disco Pax parlano di Giusva Fioravanti, fratello di Cristiano, nella loro Sensibile. E soprattutto di eversione fascista.

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Banda Bassotti

Il gruppo romano Banda Bassotti è una delle poche band a citare espressamente Walter Rossi in un brano: All are equal for the law.

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Fronte Unico

Un po’ autoreferenziali, ma anche noi teniamo molto all’antifascismo. E a chiamare i fascismi con i loro nomi. Carta da Parati.

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