José Doroteo Arango Arámbula è un proprietario terriero messicano, anche se non c’è nulla di più distante dal tipico latifondista messicano dei primi anni del Ventesimo Secolo. La fattoria gli è stata assegnata dallo stato messicano, perché José Doroteo è stato generale, anche se di un esercito non proprio regolare.

Il 10 di luglio del 1923 va a Parral, città del Chihuahua nel nord del Messico, accompagnato da due uomini di scorta. Va a fare il padrino di battesimo del figlio di un suo uomo. Decide di trattenersi anche qualche giorno in più, perché a Parral c’è Manuela Casas, una donna con cui José intrattiene una relazione.

Il 20 Luglio 1923 riparte in auto verso Canutillo, dove c’è la sua fattoria. Ma non ci arriverà mai. Mentre l’auto esce da Parral, si sente un grido: “Viva Villa”. È il segnale convenuto, parte una raffica di colpi dalle finestre del paese verso l’auto.

Muore il suo segretario personale, e muoiono anche altri due passeggeri. Muore anche José Doroteo Arango Arámbula, che però il mondo conosce con un altro nome: Francesco Villa, detto Pancho.

La musica di questa puntata

Litfiba

La prima canzone che vi proponiamo per celebrare il ribelle spento di oggi è Siamo Umani dei Litfiba: “Vedemmo Pancho Villa e la sua rivoluzione, ci disse non è morta ci sono nuove idee”

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Modena City Ramblers

Parlano di Pancho Villa nell’album Terra e Libertà del 1997. Questa è Il ballo di Aureliano: “Puoi chiamarmi partigiano, bandito oppure illuso
Soldato di una guerra persa prima del suo inizio”
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Banda Bassotti

Carabina 30 30 è un brano anonimo messicano che celebra il Winchester 1864, l’arma utilizzata da Pancho Villa contro i Maderisti. Questa è la versione della Banda Bassotti, dall’album Avanzo di Cantiere.

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Steve Earle

L’ultimo brano della puntata di Se un ribelle spento di oggi è Mercenary Song di Steve Earle.

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