Siamo a Chicago, ed è il 4 Dicembre 1969. Siamo vicini al Lago Michigan, in una zona verde con parecchi parchi che si chiama Monroe Street.
È molto tardi, sono le 4 di notte, quando 14 uomini pesantemente armati si avvicinano ad un appartamento. Otto si fermano davanti all’ingresso principale, sei vanno verso il retro. E aspettano.
Alle 4:45 scatta l’irruzione: un uomo di colore che sta facendo la guardia viene freddato da alcuni proiettili al petto, che lo uccidono immediatamente. Dal fucile che ha in mano parte un solo colpo, dovuto ad uno spasmo involontario mentre muore.
Il commando continua a sparare verso un appartamento, lo bersaglia con un centinaio di proiettili e poi entra. Nell’appartamento ci sono quattro uomini e una donna incinta di 9 mesi tutti afroamericani.
Un uomo in particolare nonostante sia ferito da alcuni proiettili alle spalle sembra intontito, non reagisce, è come se si fosse drogato pesantemente. Il commando armato lo trascina giù dal materasso, lo porta alla soglia della camera e gli spara due colpi a bruciapelo in testa.
Poi dà fuoco all’appartamento, costringendo i tre uomini rimasti ad arrendersi prima di morire bruciati vivi.
Solo che i tre uomini vengono arrestati e non uccisi, perché il commando armato non è la mafia o qualche organizzazione criminale. Il commando che assalta quell’appartamento è composto da agenti di polizia di Chicago, a inviarli è stato il procuratore Procuratore della Contea di Cook Edward Hanrahan, e quell’appartamento è abitato da alcuni membri di un’organizzazione rivoluzionaria statunitense afroamericana che si chiama Black Panther, Pantere Nere.
L’uomo morto che era di guardia all’ingresso si chiama Mark Clark, ed è un membro delle Pantere Nere.
L’uomo che sembra drogato non è un drogato, è stato drogato. È l’obiettivo del raid della Polizia di Chicago, e a sedarlo è stato un infiltrato dell’FBI nell’organizzazione che si chiama William O’Neal, che alla cena della sera prima gli ha fatto assumere a sua insaputa una dose di barbiturici. L’uomo giustiziato dalla polizia di Chicago è giovane, la settimana prima aveva assunto il ruolo di portavoce nazionale e capo dello Staff del Comitato Centrale delle Pantere Nere. Si chiama Fred Hampton.
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Per approfondire:
- The murder of Fred Hampton su GoodBook.it